sabato 16 febbraio 2013

Acquisizione al patrimonio del Comune di Canosa dell’area archeologica “Giove Toro”

Giove Toro Canosa

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, nel corso della seduta del 1 febbraio scorso, l’acquisizione al patrimonio del Comune di Canosa di Puglia dell’area archeologica “Giove Toro” (in via Imbriani). “Finalmente torna alla città un sito archeologico di grandissima importanza, per la conoscenza dell’antica Canusium di età imperiale – ha detto l’assessore alla Cultura e Archeologia, Sabino Facciolongo - ; si tratta di un complesso unico in tutta la Puglia, risalente all’età Antonina, simile solo al noto “tempio di Adriano” di Roma”. “L’acquisizione – prosegue il sindaco Ernesto La Salvia - ci permetterà ora, d’intesa con la Fondazione Archeologica Canosina, ed altri enti che vi vorranno contribuire, di attivare tutte le procedure di finanziamento finalizzate al recupero e alla valorizzazione del sito, che così potrà essere pienamente fruibile da tutti i cittadini di Canosa e dai turisti che vorranno visitarlo”. 
A conclusione di un lungo iter iniziato diversi anni fa, il Consiglio comunale ha così preso atto della autorizzazione rilasciata dalla Sezione civile del Tribunale di Trani, con provvedimento del 3 luglio 2012, in
ordine alla transazione e al conseguente trasferimento dell’area di “Giove Toro” al Comune di Canosa. L’acquisizione al patrimonio comunale è stata effettuata grazie alla transazione (acquisita al protocollo generale dell’Ente al n. 3399) che ha visto il passaggio dell’area archeologica dalla curatela fallimentare dell’impresa che ne aveva il possesso al Comune di Canosa. “Un grazie particolare – ha aggiunto l’assessore Facciolongo - va all’avvocato Sabino Palmieri, che sin dall’inizio ha seguito scrupolosamente la vicenda per conto del Comune di Canosa, e un sentito ringraziamento va ovviamente all’Ufficio tecnico comunale, per la particolare cura ed efficienza ”.

“Questo sito archeologico, dopo un lungo periodo di contenzioso legale, è entrato nel possesso del Comune di Canosa e potrà essere valorizzato finalmente come merita, essendo un unicum in Puglia, un tempio di età imperiale, uno dei pochi nel Sud Italia. Basti pensare che la preziosa statua del dio della folgore, Giove, ivi rinvenuta nel 1902, è conservata oggi nel Museo nazionale di Taranto. Il ricco patrimonio storico e archeologico che abbiamo può e deve servire a promuovere il turismo ed i servizi ad esso collegati. E’ un indotto che potrebbe far crescere molto la nostra città e che produrrebbe certamente nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro. Anche per questo il Comune di Canosa – ha concluso il primo cittadino - proseguirà sempre nelle attività volte alla valorizzazioni dei siti archeologici per finalità di interesse pubblico, tese alla fruizione e alla divulgazione dell’enorme patrimonio culturale presente a Canosa”.