domenica 30 giugno 2013

Un Parco delle Eccellenze italiane in Cina

parco eccellenze italiane in Cina
Una grande opportunità che le piccole medie imprese locali non devono assolutamente perdere”. È con queste parole che l’assessore alle Attività produttive, Leonardo Piscitelli, ha presentato progetto “Il Parco delle eccellenze italiane”, nel corso dell’incontro, organizzato dal Comune di Canosa in collaborazione con la “Confimpresenordovest”, che si è svolto ieri sera, 25 giugno, nell’aula Consiliare del Comune di Canosa. Un progetto che offre alle imprese italiane operanti nei vari settori – dal design all’arte e arredamento, dal fashion prestigioso al food più prelibato – l’opportunità di proporre i propri prodotti a Qiangjiang, l’aerea del massimo sviluppo economico della città di Hanghzou, una delle sette famose antiche capitali della Cina.


All’incontro hanno preso parte il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, l’assessore alle Attività produttive e Agricoltura, Leonardo Piscitelli, l’assessore al Bilancio, Laura Lupu, il consigliere comunale delegato alla frazione di Loconia, Mimmo Pellegrino e numerosi rappresentanti delle aziende locali. Nel corso della riunione è intervenuto via skype anche Carmine Gelli, presidente di “Confimpresenordovest” e responsabile nazionale del progetto “Il Parco delle eccellenze” (che si trovava a Torino).

“C’è una parte del Mondo che chiede i nostri prodotti - ha dichiarato il primo cittadino di Canosa -  perché ha fame di ciò che nasce da questa parte del Globo. La loro economia è molto più dinamica della nostra, anche se non è allineata alla nostra idea di “rispetto per i diritti umani”. Tuttavia il mercato cinese può rappresentare una vera e propria opportunità per le aziende di Canosa. I nostri prodotti, infatti, nascono dalle specificità del nostro territorio e del nostro clima. Prodotti che nessuno potrà mai “copiarci” perché prodotti unici del made in Italy. Dobbiamo riuscire ad inviare le nostre produzioni in Cina. Ma ci vuole coraggio, solidarietà e competenza. Decidere se si è all’altezza di fare questo grosso salto di qualità. L’Amministrazione comunale di Canosa è al vostro fianco per garantire che il progetto sia valido - ha sottolineato il sindaco La Salvia nel corso dell’incontro - e non nasconda insidie”.

“Il nostro olio extravergine d’oliva, l’ottimo vino, i liquori, i dolci ma anche il pane, i taralli, le mozzarelle e tanti prodotti tipici del nostro territorio potrebbero essere esportati in Cina - ha aggiunto Piscitelli -. L’obbiettivo è quello di coinvolgere in questo progetto tutte le imprese locali, da quelle agricole alle artigianali, che si occupano della produzione e commercializzazione delle nostre eccellenze, molte delle quali hanno ottenuto già il marchio di qualità Dop, Igp, Igt, Doc, Docg. Inoltre, anche le aziende che si occupano della trasformazione di prodotti tipici locali e della produzione di macchine e attrezzature agricole possono e devono prendere parte al progetto. È importante divulgare l'interesse all'internazionalizzazione delle imprese presso il Parco delle eccellenze italiane in Cina, perché rappresenta un’autentica possibilità di sviluppo per le nostre imprese e per i nostri prodotti”.

“Il Parco delle Eccellenze” - ha aggiunto il consigliere Pellegrino - offre opportunità reali e concrete in Cina per le aziende italiane. Io sono stato ad Hanghzou e ho potuto constatare che dietro non ci sono possibili truffe o raggiri. La città cinese rappresenta un importante punto di raccordo nel sud-est della Cina. E’ capoluogo e centro economico, politico, scientifico, educativo e culturale della Provincia Zhejiang. Con 6.400.000 abitanti nell’area urbana e 3.931.900 nella città propria, si presta a divenire una tra le città più industrializzate e all’avanguardia del mondo- ha continuato il delegato alla frazione di Loconia -. Per favorire la presenza in Cina delle aziende italiane, sono state concordate politiche agevolanti. È infatti importante sottolineare che i costi che si richiedono sono legati al fatturato realizzato”. Vi sono inoltre tre modalità di presenza nel Parco: registrazione del proprio nome aziendale, ufficio di rappresentanza, conferimento del proprio marchio. “Per soddisfare le diverse esigenze di collaborazione fra le imprese italiane, il Parco ha stabilito tre modalità di accesso rivolte alle imprese italiane - ha detto Carmine Gelli, in collegamento via skype -. La prima è la possibilità di registrazione della nuova azienda per effettuare l’accesso al Parco, con la presentazione e vendita diretta delle merci. La seconda consiste nella costituzione di un “ufficio di rappresentanza” del Parco, che offre la possibilità di promuovere il business, conoscere e comprendere il mercato cinese fin dall’inizio, seguendo la guida professionale dell’ufficio stesso. La terza è la possibilità di gestione da parte di una società cinese della presentazione e della vendita della merce nel Parco. Le imprese italiane possono conferire alle aziende cinesi le merci e regolare i prezzi nel mercato. Le aziende cinesi, come rappresentanti delle imprese italiane, possono formulare un piano dettagliato di mercato seguendo le caratteristiche specifiche delle imprese italiane ed assumere la responsabilità della gestione del marchio, della produzione e dello sviluppo del mercato in Cina”.

Il progetto, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è già in atto nel Parco Industriale delle Innovazioni di Qiangjiang di oltre 400.000 mq, dove 47.000 sono riservati agli spazi commerciali, artigianali ed espositivi, provvisti di un’ampia aerea relax, che possono ospitare fino a 500 aziende.

Hanghzou vanta una posizione centrale nella Delta Yangtze e ad oggi governa 8 distretti e 5 contee, con una superficie totale di 16.596 km quadrati. La Fiat vi costruisce i cambi della Panda. Centro di sviluppo informatico, biotecnologico, tessile, dell’abbigliamento e delle telecomunicazioni, vanta ben quindici università di cui otto politecnici. Situata a 140 km a sudovest di Shanghai, sul delta del fiumeYangtze è la città principale della provincia di Zhejiang. E’ la seconda metropoli regionale della Delta Yangtze, dopo Shanghai, e una delle dieci città cinesi con maggiori potenzialità. Lo scorso anno la vendita totale dei generi di consumo nella zona urbana di Hangzhou ha raggiunto 294,46 miliardi RMB e realizzato una percentuale di incremento del 15,5% rispetto all'anno precedente.